martedì 4 dicembre 2007

Bottiglie Biodegradabili

Leggo su e-gazzette che tra un po' di mesi berremo l'acqua Sant'Anna in bottiglie in mais, biodegradabili al 100%.
Si smaltiscono in 80 giorni e non lasciano alcuna traccia.
Il materiale utilizzato riduce del 50% le emissioni di CO2 rispetto al Pet e proviene da una materia prima rinnovabile all'infinito.

5 commenti:

iorio ha detto...

questa sì che è una notizia

Anonimo ha detto...

quindi..beviamo tutti sant'anna!!

Anonimo ha detto...

Ottimo!!!
ecco, sarebbe da imporre per legge!

Anonimo ha detto...

Ho trovato molto interessante il post e mi sono informato un po' sull'argomento.
La conclusione è che l'iniziativa di marketing della Sant'Anna è stata molto efficace. Legando la sua marca ad un'iniziativa ambientale è stata ben giudicata dai consumatori.
Il fatto che sia effettivamente una buona idea fare bottiglie biodegradabili con il mais è un'altra cosa.
I m2 di campi coltivati a cereale di quanto possono aumentare? Nel mercato economico se la domanda di cereale cresce più dell'offerta di cereale, quanto arriverà a costare la meria prima? Quanti boschi dovremo abbattere per avere nuovi campi? Con cosa funzionano i macchinari per coltivare cereali?Quanto arriverà a costare il pane? (Questi problemi si stanno già verificando con l'aumento di produzione dei bio-carburanti) In più vogliamo sostituire il PET, il materiale plastico più facilmente riciclabile. Potenzialmente si potrebbe riciclare al 100%. Dov'è il problema? Le etichette di carta delle bottiglie e i tappi di altro materiale (propetylene).
In conclusione, ambientalmente forse è più conveniente cercare di riciclare il PET al 100% invece di fare bottiglie biodegradabili.

Mec ha detto...

Il tuo punto di vista, Miky, è molto interessante.
Ma bisogna vedere se i processi produttivi precludono l'uso del mais per uso alimentare, magari la materia pr l'imballaggio viene fatta trattando gli scarti biologici derivanti dalla produzione alimentare.